Anche questo È il 25 Aprile

Dormi sepolto in un campo di grano
Non è la rosa, non è il tulipano
Che ti fan veglia dall’ombra dei fossi
Ma son mille papaveri rossi.
Lungo le sponde del mio torrente
Voglio che scendano i lucci argentati
Non più i cadaveri dei soldati
Portati in braccio dalla corrente
Così dicevi ed era d’inverno
E come gli altri verso l’inferno
Te ne vai triste come chi deve
Il vento ti sputa in faccia la neve.
Fermati Piero, fermati adesso,
Lascia che il vento ti passi un po’ addosso,
Dei morti in battaglia ti porti la voce
Chi diede la vita ebbe in cambio una croce.
Ma tu no lo udisti e il tempo passava
Con le stagioni a passo di Giava
Ed arrivasti a passar la frontiera
In un bel giorno di primavera,
E mentre marciavi con l’anima in spalle
Vedesti un uomo in fondo alla valle
Che aveva il tuo stesso identico umore
Ma la divisa di un altro colore,
Sparagli Piero, sparagli ora
E dopo un colpo sparagli ancora
Fino a che tu non lo vedrai esangue
Cadere in terra a coprire il suo sangue
E se gli sparo in fronte o nel cuore
Soltanto il tempo avrà per morire
Ma il tempo a me resterà per vedere
Vedere gli occhi di un uomo che muore
E mentre gli usi questa premura
Quello si volta, ti vede e ha paura
Ed imbracciata l’artiglieria
Non ti ricambia la cortesia,
Cadesti in terra senza un lamento
E ti accorgesti in un solo momento
Che il tempo non ti sarebbe bastato
A chiedere perdono per ogni peccato,
Cadesti a terra senza un lamento
E ti accorgesti in un solo momento
Che la tua vita finiva quel giorno
E non ci sarebbe stato un ritorno
Ninetta mia, a crepare di Maggio
Ci vuole tanto, troppo coraggio
Ninetta bella, dritto all’inferno
Avrei preferito andarci in Inverno.
E mentre il grano ti stava a sentire
Dentro alle mani stringevi il fucile
Dentro alla bocca stringevi parole
Troppo gelate per sciogliersi al Sole
Dormi Sepolto in un Campo di Grano
Non è la Rosa, non è il Tulipano
Che Ti fan veglia dall’Ombra dei Fossi
Ma sono Mille Papaveri Rossi.

Il Tema principale della Canzone “La Guerra di Piero”, come lo stesso “Fabrizio De André” ha dichiarato, è quello della guerra: è una sorta di denuncia contro le atrocità della guerra stessa. L’ispirazione per questa canzone fu lo Zio del Cantautore, sopravvissuto del campo di concentramento durante la Seconda Guerra Mondiale.
Nella frase “Chi diede la Vita ebbe in cambio una Croce” richiama fortemente l’aspetto negativo della guerra, che non porta altro che morte. Il protagonista vede l’avversario in fondo alla valle. Nonostante l’uomo abbia la divisa di un altro colore, Piero scorge nel suo sguardo i suoi stessi sentimenti di paura.
“Che Ti fan veglia dall’Ombra dei Fossi
Ma sono Mille Papaveri Rossi”, in particolare nel Regno Unito il papavero è diventato il simbolo delle Due Grandi Guerre Mondiali, in ricordo dei Caduti delle Stesse, dato che questo fiore sbocciava soprattutto nei peggiori campi di battaglia delle Fiandre durante i combattimenti della Prima Guerra Mondiale.

Quindi, per concludere, Se volete andare in Pellegrinaggio nel Luogo dove è nata la Nostra Costituzione, andate sulle montagne dove caddero i Partigiani, nelle carceri dove furono imprigionati, nei campi dove furono impiccati. Dovunque è morto un italiano per riscattare la libertà e la dignità, andate Lì, o giovani Col pensiero, perché è lì che è nata la Nostra Costituzione.
Questo è il 25 Aprile!

Anche questo È il 25 Aprileultima modifica: 2022-04-25T12:21:42+02:00da dolce-remi1
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