80 Anni di LUCIO BATTISTI

5 marzo 1943 a Poggio Bustone (RI) nasceva uno dei più Grandi Cantautore Italiani,
ha inciso in carriera 17 album in studio realizzando vendite per 25 milioni di dischi. Fu Interprete e Autore di Musica, che compose anche per altri Artisti, per le Parole invece si affido ai Parolieri, un Forte Sodalizio con Mogol fu il fulcro del suo successo e con Lui, costruì l’immagine di interprete della Vita e dei Sentimenti del momento.

In questi anni, non è passata Generazione che non abbia cantato almeno una volta, una di queste Frasi che anche Lui ci ha interpretato …..

Seduto in quel caffè io non pensavo a Te, guardavo il mondo che girava intorno a me. Poi d’improvviso Lei Sorrise…
(29 settembre)

E nel far le valigie ricordati di non scordare qualche cosa di Tuo che a Te poi mi faccia pensare.
(7 e 40)

Nei Tuoi occhi innocenti posso ancora ritrovare il profumo di un Amore Puro.
(Acqua azzurra, acqua chiara)

Ogni notte ritornar per cercarla in qualche bar, domandare “ciao, che fai?” e poi uscire insieme a Lei, ma da quando ci sei Tu tutto questo non c’è più.
(Acqua azzurra, acqua chiara)

Ho dormito lì, fra i capelli suoi, io insieme a lei ero un uomo.
(Anna)

Vorrei sapere chi ha detto che non vivo più senza te. Matto, quello è proprio matto, perché forse non sa che posso averne una per il giorno, una per la sera… però quel matto mi conosce perché ha detto una cosa vera.
(Dieci ragazze per me)

Io sto già tremando d’amore, lei viene qui questa sera, è solo una questione di ore, spero di non morire vedendola entrare.
(Dio mio no)

Le voglio sfiorare i capelli col respiro del mio cuore, le voglio accarezzare le mani con sguardi leggeri.
(Dio mio no)

Io ti ho dato il mio cuore, che cosa mi hai dato tu? Mi hai fatto solo promesse e niente di più.
(Dolce di giorno)

Quando c’è il sole tu parli d’amore, poi quando è sera sei una statua di cera.
(Dolce di giorno)

È troppo grande la città per due che come noi non sperano, però si stan cercando.
(E penso a te)

Io lavoro e penso a te, torno a casa e penso a te, le telefono e intanto penso a te.
(E penso a te)

Chiudere gli occhi per fermare qualcosa che è dentro me ma nella mente tua non c’è.
(Emozioni)

Seguir con gli occhi un airone sopra il fiume e, poi, ritrovarsi a volare.
(Emozioni)

Sdraiarsi felice sopra l’erba ad ascoltare un sottile dispiacere.
(Emozioni)

Di notte passare con lo sguardo la collina per scoprire dove il sole va a dormire.
(Emozioni)

Domandarsi perché, quando cade la tristezza in fondo al cuore, come la neve non fa rumore.
(Emozioni)

Guidare come un pazzo a fari spenti nella notte per vedere se poi è tanto difficile morire.
(Emozioni)

Uscir dalla brughiera di mattina dove non si vede ad un passo per ritrovar se stesso.
(Emozioni)

Ricoprir di terra una piantina verde sperando possa nascere, un giorno, una rosa rossa.
(Emozioni)

Parlar del più e del meno con un pescatore per ore ed ore per non sentir che dentro qualcosa muore.
(Emozioni)

Prendere a pugni un uomo solo perché è stato un po’ scortese sapendo che quel che brucia non son le offese.
(Emozioni)

Ho paura quando penso che era come te.
(Era)

Scusa se son venuto qui questa sera, da solo non riuscivo a dormire perché di notte ho ancor bisogno di te.
(Fiori rosa fiori di pesco)

Posso stringerti le mani? Come sono fredde, tu tremi, no, non sto sbagliando, mi ami, dimmi che è vero.
(Fiori rosa fiori di pesco)

Credevo di volare e non volo, credevo che l’azzurro di due occhi per me fosse sempre cielo… non è.
(Fiori rosa fiori di pesco)

Ah, fatemi entrare, voglio giocare, voglio ballare insieme a voi. (No! Sei troppo ignorante, odori di gente che non conta niente e paura ci fai).
(Gente per bene e gente per male)

All’uscita di scuola i ragazzi vendevano i libri, io restavo a guardarli cercando il coraggio per imitarli, poi sconfitto tornavo a giocar con la mente i suoi tarli.
(I giardini di marzo)

L’universo trova spazio dentro me, ma il coraggio di vivere… quello ancora non c’è.
(I giardini di marzo)

Sono io che scelgo te o sei tu che scegli me? Sembra quasi un gran problema, ma il problema non c’è.
(Il leone e la gallina)

In un mondo che non ci vuole più, il mio canto libero sei tu.
(Il mio canto libero)

Mi basta il tempo di morire fra le tue braccia, così domani puoi dimenticare, domani, ma adesso dimmi di sì.
(Il tempo di morire)

Ma se guardo quella porta io la vedo già aperta ed ho voglia di fuggire, di lasciare dietro me tutto quanto insieme a te, di partire solo.
(Il vento)

Io vivrò senza te, anche se ancora non so come io vivrò senza te.
(Io vivrò.. (senza te))

Io senza te solo continuerò, e dormirò, mi sveglierò, camminerò, lavorerò, qualche cosa farò… piangerò.
(Io vivrò …(senza te))

E se ritorni nella mente basta pensare che non ci sei, che sto soffrendo inutilmente, perché so – io lo so – io so che non tornerai.
(Io vivrò …(senza te))

Come può uno scoglio arginare il mare? Anche se non voglio torno già a volare.
(Io vorrei… non vorrei… ma se vuoi)

Ora noi siamo già più vicini: io vorrei, non vorrei, ma se vuoi…
(Io vorrei… non vorrei… ma se vuoi)

Io la morte abbracciai, ho paura a dirti che per te mi svegliai.
(Io vorrei… non vorrei… ma se vuoi)

Ma come un’aquila può diventare aquilone? Che sia legata oppure no, non sarà mai di cartone.
(L’aquila)

Cosa son io non so, ma un’auto che va basta già a farmi chiedere se io vivo.
(L’aquila)

Mi ritorni in mente, bella come sei, forse ancor di più.
(Mi ritorni in mente)

Un angelo caduto in volo, questo tu ora sei in tutti i sogni miei.
(Mi ritorni in mente)

Avere nelle scarpe la voglia di andare, avere negli occhi la voglia di guardare, e invece restare prigionieri di un mondo che ci lascia soltanto sognare.
(Prigioniero del mondo)

Se non ci fossi tu io partirei, non sarei prigioniero di nessuno e di niente, io sarei fra la gente un uomo che fa quel che sente.
(Prigioniero del mondo)

Nel mio cuor, nell’anima, c’è un prato verde che mai nessuno ha mai calpestato, nessuno: se tu vorrai conoscerlo cammina piano, perché nel mio silenzio anche un sorriso può fare rumore.
(Nel cuore, nell’anima)

Per una lira io vendo tutti i sogni miei, per una lira ci metto sopra pure lei. È un affare, sai? Basta ricordare di non amare.
(Per una lira)

Perché io sono innamorato sempre di più, in fondo all’anima ci sei per sempre tu.
(Un’avventura)

Ma perché proprio tu – proprio tu – nella mia vita, che con te prima ancor di cominciare è già finita?
(Una)

Se non sai più cosa fare, puoi cantare.
(Uno in più)

Mi son svegliato solo, poi ho incontrato te, l’esistenza un volo diventò per me.
(Vento nel vento)

Io e te vento nel vento, io e te nodo nell’anima, stesso desiderio di morire e poi rivivere.
(Vento nel vento)

Milano 9 Settembre 1998 ma ancora Vivi in Noi!

80 Anni di LUCIO BATTISTIultima modifica: 2023-03-05T09:53:46+01:00da dolce-remi1
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