Oggi Sei Cosi

In piedi alla fermata del Bus, ti muovi nervoso facendo piccoli passi qua e la, una Felpa bicolore Adidas azzurro e grigio, abbondantemente aperta, fa intravedere la T-Shirt nera con una coloratissima stampa da guerriero, un cappuccio raffigurante la testa di uno Squalo con tanto di dentoni,  un pantalone modello tuta Adidas, tenuto molto basso in vita, anche esso di colore nero con tasche laterali e zip, delle scarpe Adidas nere con strisce bianche modello Michael Jordan ed uno zainetto anch’esso dell’ Adidas di colore  grigio per creare almeno un piccolo abbinamento con la felpa, tutto questo e non solo dimostrano ancor di piu’ la tua insicurezza in questo primo pomeriggio di fine gennnaio.
Un sole tiepido riscalda l’attesa del bus ma il continuo sfrecciare delle auto provoca lo spostamento di notevole aria fredda tipica del periodo. Ma tu tiri su anche le maniche della felpa fino a superare gli interi avambracci ed apri ancor un po’ la zip in modo da far notare anche la marca della T-Shirt, non ben visibile in precedenza,…… è un Adidas.
Ah… dimenticavo… Indossi anche un cappellino in maglia nero sempre dell’Adidas appena appoggiato sulla punta della testa per permette la fuoriuscita dell’intero ciuffo, tanto viene regolarmente mantenuto dal paio di cuffie anonime, stile dj, anche esse di colore nero.
Tiri fuori nervoso dalla tasca destra della felpa uno smartphone S3 Mini dal vetro molto lesionato, a cui sono collegate le cuffie. Dopo aver scelto una nuova canzone dal ritmo più duro, decidi di far srotolare per bene il filo ripetutamente intorcigliato facendo calare il telefono a mo di paniere tenendo stretta l’altra estremità del filo. Un’ ottima idea viste le molteplici rotazioni che compie lo stesso nel tornare nella posizione originale ma non hai ben calcolato che arrivato all’ultimo giro la velocità di rotazione acquisita potesse provocare uno strattone tale da far sganciare il telefono causandone la caduta. Ma sicuramente ne sarà già abbondantemente abituato visto che un eventuale nuova lesione neanche si nota nello schermo già ricco.
Qualche secondo deve trascorrere prima di renderti conto di essere rimasto solo col filo penzolante in mano e solo a quel punto tempestivo raccogli il telefono.
Nessuno ti ha visto dato che siamo solo io e te alla fermata, ma la mia aria indifferente ed il mio sguardo perso nel volo degli uccellini ti fa sorridere e pensi di essere salvo.
Infili la mano nella tasca della felpa ed estrai un pacchetto da 10 di Malboro light, prendi una sigaretta dallo stesso e tenendola nervosamente tra le punte dell’indice e del medio destro l’accendi cercando di non bruciarti le sopracciglia.
Fai un tiro deciso per far brillare il più possibile la testa della stessa in modo da consumare meno gas possibile o forse per evitare probabili inutili ustioni.
Il fuoco fa presa, il tuo inspirare è arrivato quasi alla massima esposizione e del fumo si espande verso l’alto. Dopo essere tornato finalmente con gli occhi dritti concludi il tuo primo tiro con disinvoltura.
La tua abilità nel tenere la sigaretta con l’estremità delle dita senza farla cadere e a dir poco formidabile.

Sono sicuro che se in questo momento ti vedessero i produttori del programma “Tu’ Sí Que Vales” ti premierebbero con un univoco e collettivo “SI” solo per questo gesto.

E’ giunto il momento del secondo tiro, avvicini la sigaretta alla bocca ed un espressione da veterano del vizio ti rende più credibile, chiudi gli occhi a mo di tossico per godere a pieno del momento prossimo, ti prepari ad inalare il fumo prodotto dalla tua Malboro quando decidi prima di produrre, con la bocca, un leggero e piccolo mucchio di saliva per poi eliminarlo tempestivamente tra i tuoi piedi. Tiri brevemente dalla sigaretta e ne produci subito un altro accostandolo il più possibile al precedente, ti dimostri poco preciso e quindi ci provi ancora una seconda volta. Un nuovo breve tiro dalla sigaretta ed altri due sputi ancora tra i tuoi piedi.
Osservi una Signora in una Lancia Musa Grigia che scrive al Tablet,  ferma al semaforo, e per attirare la Sua attenzione  pratichi, subito, un nuovo brevissimo tiro alla sigaretta. Ti senti figo, speri tanto che ti abbia notato durante l’inalazione ma scatta il verde e la Musa riparte lasciandoti con un forte dubbio.
Speriamo di non aver sprecato un tiro inutilmente …. Pensi!
Come se fossi sicuro che fra qualche ora incontrerai la stessa auto con la stessa Signora nei pressi di casa tua.
Ma si, non ci pensare e sputa di nuovo!… ti trasmetto col pensiero.
Vedo che siamo già in sintonia io e te. Neanche il tempo di finire il pensiero che tu subito mi accontenti con due. Uno dopo l’altro, entrambi molto vicini tra loro, piazzati magistralmente tra il bordo del marciapiede e naturalmente le punte delle tue scarpe.
Un aria quasi soddisfatta colora il tuo viso e ti aiuta a praticare un nuovo breve tiro alla sigaretta.
Ed ora non vuoi produrre ancora un piccolo accumulo di saliva?…. Penso.
E tu osservandomi e Facendomi segno con la testa mi rispondi….. Certo!!…e stringendo ancora una volta le guance prelevi dalle ghiandole salivari ancora una piccola percentuale di liquido, ma questa volta vuoi oltrepassare anche il bordo del marciapiede per migliorare ancor di piu’ la tua mira e conquistare un risultato migliore al precedente. Ci provi e ci riesci, da dove siamo non riusciamo a vedere dove è finito quindi sarà sicuramente andato oltre.
Continui usando la stessa sequenza finché la sigaretta non arriva quasi verso la fine e prima di lanciarla pensi bene di sputare anche dove farai cadere la stessa, per sfidare ancora una volta, una nuova opportunità di lancio.
Niente, questa volta sei stato ancora meno deciso tanto da colpire con precisione la punta della tua scarpa destra.
Bene, anche questa sigaretta è andata, un altro passo verso la maggior età è stato fatto, l’autostima accresce sempre più e sicuramente tutti hanno apprezzato questa tua nuova prestazione.
Peccato che alla fermata ci sono stato per tutto il tempo solo io!
Ma voglio, come al solito, essere ottimista e rassicurarti dicendo…… Tranquillo! Se ti ho notato io che ero assorto e divertito dal volo degli uccellini, sicuramente se ci fosse stata altra gente avrebbero anche loro preferito te a quei teneri e piccoli animaletti data l’originalità e la simpatia dimostrata, nonostante il gesto più volte ripetuto, non propriamente fine.
Ma di una cosa mi rallegro veramente questa sera….
Fortuna che il bus ferma proprio d’avanti a me cosi non devo rischiare di calpestare tutti i tuoi cosi accurati prodotti!
Forza Ragazzo ….. Prima o poi spero che anche tu possa superare queste insicurezze giovanili  con disinvoltura e massima determinazione.
IN BOCCA AL LUPO!

 

Oggi Sei Cosiultima modifica: 2016-02-23T22:08:50+01:00da dolce-remi1
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